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Il valore del lavoro
… Con il dovuto rispetto per le tematiche religiose, sarebbe da teorizzare la dimensione “talentuosa” del lavoro. Nella famosa parabola evangelica si legge: “… Signore, tu mi desti cinque talenti, ecco, io ne ho guadagnati altri cinque…”. Il significato spirituale e morale di quell’insegnamento è del tutto evidente. Ma una visione etica dell’umana operosità potrebbe autorizzare anche un’interpretazione letterale di quel passo, per esaltare l’impegno produttivo alla base del valore del lavoro, nella prospettiva della crescita personale, sociale ed economica…
Antonio Passaro
Presentazione di Luigi Angeletti
Prefazione di Giovanni Floris
Formato:140 x 210
Pagg.232
978-88-7937-596-2
Esiste davvero un “diritto” al lavoro?
E, se sì, è tale in “natura” o “per convenzione”? E che rapporto c’è tra politica, economia, legge e occupazione?
Sono solo alcuni degli interrogativi, immanenti in questa pubblicazione, la cui soluzione ha un obiettivo: aiutarci a trovare la strada per uscire dall’odierna crisi e per rilanciare il nostro Paese.
L’Autore lascia che sia la Storia a rispondere a queste domande e si affida ai nostri Padri costituenti.
Oltre sessant’anni fa, uomini dall’intelligenza acuta e lungimirante decisero di fondare l’Italia sul lavoro. E crearono l’articolo 1 della Costituzione, un piccolo capolavoro di sintesi giuridica e politica, frutto di un confronto lungo e affascinante.
Questo libro entra nelle viscere di quel dibattito, lo ricostruisce con rigore scientifico e con ritmo narrativo. Ci racconta le origini delle nostre idee e, forse, anche dei nostri problemi.
Ma, poi, traendo forza da quegli insegnamenti, guarda al futuro e, con semplicità, indica qualche prospettiva per la crescita e lo sviluppo.
Con un unico convincimento: solo il lavoro potrà salvarci.
