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Fra Dolcino, eretico armato
Il romanzo storico Fra Dolcino, eretico armato, basato su documenti storici, narra l’epopea di Dolcino ( 1268-1307 ), capo della setta eretica degli Apostolici, costituita da uomini e donne del popolo, che vedono in lui il profeta dell’ avvento di una nuova Chiesa, povera come gli Apostoli e come Cristo, vicina ai più umili e lontana dalla cupidigia di ricchezze e potere.
Gerardo Serravalle
Formato:14x21
Pagg.160
88-7937-316 -1
Nel suo peregrinare, Dolcino, grazie al suo carisma, raccoglie attorno a sé migliaia di seguaci. Quando giunge in Piemonte, all’ ingrasso della Valsesia, il suo movimento è già noto nell’ Italia settentrionale e centrale. Ma le curie di Novara e di Vercelli intendono eliminare gli Apostolici, dichiarati eretici, con l’invio di una Crociata che, però, viene sconfitta dagli improvvisati combattenti di Dolcino sulle rive del fiume Sesia.
L’ epopea degli Apostolici si conclude sul monte Ribello, nel Triverese. La località viene assediata dalle truppe del vescovo di Vercelli durante il rigidissimo inverno del 1306-1307. Gli eretici sono falcidiati dal freddo e, soprattutto, dalla fame. Si nutrono di radici strappate al gelo, di cani, di topi e, secondo la leggenda, di cadaveri, Il loro martirio è narrato nelle pagine più drammatiche del libro. Il 23 marzo del 1307 l’ offensiva finale dei vescovili annienta gli Apostolici. Il 1°giugno del 1307 Dolcino, la compagna Margherita e un suo comandante vengono avviati al rogo.
Gerardo Serravalle, generale di divisione della Riserva, è nato a Serravalle Sesia (Vercelli) nel 1930.
Dopo una brillante carriera che l’ha visto ufficiale dei Servizi Segreti e Addetto Militare per le tre Forze Armate presso le Ambasciate de Il Cairo e di Khartum, si dimette da generale di brigata nel 1980.
Diviene consulente di “Guerra Elettronica” presso la Selenia a Il Cairo e di analisi operative presso industrie italiane e straniere.
Come scrittore, si fa apprezzare quale autore di un saggio, Gladio, e di tre romanzi, Il Consiglio delle Ombre, E avanzò la notte, Il Dialogo dell’ Impossibile: Giulio Cesare.