Da Convenzionali recensione al libro "Kleist"
venerdì 05 agosto 2016
a firma di Gabriele Ottaviani
Uomo aspro e provato, conoscitore della sofferenza vera, la commozione gli è antipatica; perciò diventa consciamente antisentimentale e chiude castamente la bocca ai suoi personaggi proprio nel momento in cui comincia il romanticismo banale, sopra tutto nelle scene d’amore, consentendo loro appena d’arrossire, di balbettare commossi, di sospirare o, in ultimo, di tacere.
Attraverso l’opera indaga l’uomo, la persona, la sua Weltanschauung: Stefan Zweig si cimenta con Kleist.. leggi tutto