Da convenzionali recensione al libro "La compagnia dei naufraghi"
lunedì 27 aprile 2015
a firma di Gabriele Ottaviani
da convenzionali.wordpress.com
L’arabo, il petto in fuori e la testa alta, si sentiva orgoglioso. Non era un’idea malvagia combattere con i metodi incruenti degli infedeli. In fin dei conti, a loro non interessava che il bottino, che spesso era povero di roba quanto copioso di morti ammazzati, che non valevano niente.
La progressiva diminuzione di prosperità, floridezza, forza, autorità e simili, in una persona, in un popolo, in un’istituzione, in una civiltà: questo è la decadenza. E di questo parla Maria Roccasalva nel suo romanzo La compagnia dei naufraghi, edito da Tullio Pironti. Leggi tutto