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LA COMPAGNIA DEI NAUFRAGHI

LA COMPAGNIA DEI NAUFRAGHI

Forte di un’ambientazione originale, se non unica, il romanzo racconta la fine di un’era, quella della classicità, che si spegne lentamente, cedendo il passo all’oscurità del Medioevo.
Sullo sfondo della Napoli bizantina, un giovane e talentuoso rampollo di una nobile famiglia di giureconsulti, Malarico dei Griffi, in arte Ricuccio, viene introdotto dal nonno, già consigliere della famiglia dinastica dei Sergi, presso Atanasio II, duca e vescovo della città, al fine di farlo desistere dalla sua passione per il teatro.


Maria Roccasalva
Formato:140x210
Pagg.392

978-88-7937-686-0
€ 15,00


Costretto a fuggire a seguito di uno scontro violento con il suo signore, a causa del rapimento di una bella longobarda di cui è innamorato, Ricuccio e la sua Compagnia si troveranno catapultati nel turbine della Storia.
Attraverso una rabberciata e variegatissima troupe di sedicenti attori e saltimbanchi dalle etnie più varie e dalle diverse fedi religiose – un greco, un siriano, un arabo, un ebreo, un sannita, un libico e una moltitudine di longobardi raccolti strada facendo – si dipanano le vicende della Compagnia dei Naufraghi; naufraghi, per l’appunto, nel cuore di un’Europa percorsa dalla violenza e dalla durezza della vita, in cui la lotta quotidiana per la sopravvivenza non conosce quartiere e il teatro è fieramente avversato dalla Chiesa.
Tra viaggi, intrighi, battaglie, persecuzioni, minacce di roghi e incomprensioni di ogni genere, la vita dei Commedianti, stremati dalla fame e dal freddo e circondati dall’ignoranza degli spettatori, si rivela ben presto assai grama, e il tentativo di far vivere e circolare il teatro una catastrofe.
Scritto come la sceneggiatura di un film d’avventura e intessuto di riflessioni pregnanti – come quelle sul conflitto tra potere e libertà individuale – il romanzo è un continuo alternarsi di situazioni ora tragiche ora comiche.
È l’arte del teatro che salta dalle piazze ai palcoscenici e si insinua nella vita di tutti i giorni.
Un libro che avvince e cattura, trascinando il lettore in un tempo lontano, eppure, a ben vedere, molto vicino ai giorni nostri.

Maria Roccasalva, napoletana, scultrice, ha svolto attività di critico d’arte per i quotidiani «l’Unità» e «Paese Sera».
Come autrice ha pubblicato: La Tebaide sovraffollata (1992) e A scuola dagli Ardenti (Guida Editore, 2012).
Con l’editore Tullio Pironti ha pubblicato: Nowhere no war. Arte e artisti a Napoli 1974-1984 (2004), Intrigo a Costantinopoli (2008), Il Danubio non parla latino (2009), È notte anche per me (2010), la ristampa rivista e aggiornata de La Tebaide sovraffollata, ovvero Le pietre e i demoni di Napoli (2013), L’enigma del sarcofago (2013) e La Compagnia dei Naufraghi (2014). Per la collana Elogi ha pubblicato l’Elogio dell’adulterio (2010) l’Elogio dell’eros (2015).


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