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«LE RAGIONI NARRATIVE» 1960-1961

«LE RAGIONI NARRATIVE» 1960-1961

Antologia di una rivista

«La mia frequentazione di alcuni di loro permette di puntualizzare meglio alcune specifiche sodalità: Prisco e Pomilio erano particolarmente legati, Compagnone e Incoronato si somigliavano molto nel segno di quell’“acutezza”, tipica di certo neoilluminismo meridionale (Compagnone mi confidava che Incoronato era per lui il più intelligente e inquieto di tutto), non sempre capita e spesso anzi fraintesa. Domenico Rea faceva storia a sé, ma era il più parlatore ed estroverso, fino a confinare nell’estremo limite del racconto. Pur venendo da esperienze non universitarie – l’unico ad avere rapporti interni all’Università sarà Pomilio, assistente e collaboratore della cattedra di Letteratura italiana di Salvatore Battaglia – tutti mostreranno apparente rispetto per il mondo accademico, pur non condividendone sempre, nella sostanza, il metodo».

Francesco D’Episcopo


Francesco D’Episcopo
Formato:140 x 210
Pagg.288
978-88-7937-408-8
€ 14,80


Sono scaduti i cinquant’anni dalla pubblicazione della rivista Le ragioni narrative, che segnano il decisivo passaggio dagli anni Cinquanta ai Sessanta in una Napoli, affollata di scrittori di sicuro respiro nazionale e avida di portare il proprio contributo all’acceso dibattito europeo sulle «ragioni» della narrativa, sul suo presente e futuro.
L’antologia, che qui si propone, mira a enucleare alcuni fondamentali percorsi critici proposti dalla rivista, facendo risaltare, oltre l’indubbia preparazione degli scrittori, la loro onestà intellettuale, in una solida congiunzione di attività creativa e impegno critico.
Era giusto che la rivista, nella riproposta antologica, ritornasse all’editore napoletano che l’aveva promossa, nel segno di una continuità culturale che la capitale del Mezzogiorno rispetta e testimonia quotidianamente nelle sue grandi famiglie di librari-editori.
In qualche modo, quel gruppo di scrittori rappresentò una schiera autorevole, che ha contribuito a scrivere pagine della letteratura italiana destinate a durare. Al loro significativo contributo civile e culturale è dedicato questo libro, che, ancora una volta, intende riaccendere il culto della memoria e ricordare a una città, spesso impermeabile, coloro che più l’hanno amata e raccontata con spirito europeo, segno distintivo della sua storia di sempre.

Francesco D’Episcopo svolge attività didattica e scientifica presso il Dipartimento di Filologia moderna “Salvatore Battaglia” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dove insegna Letteratura Italiana, Critica letteraria e letterature comparate. Ha insegnato, inoltre, Letteratura italiana dell’Otto/Novecento all’Università del Molise. Risiede e vive a Salerno.
È autore di numerosi volumi e saggi sulla Letteratura italiana, dal Rinascimento al Novecento; è curatore di testi esemplari di scrittori meridionali e di autorevoli atti di convegni; fa parte del comitato di direzione e redazione di riviste nazionali e internazionali. Svolge intensa attività di collaborazione giornalistica e di promozione editoriale.
Vari sono stati i riconoscimenti ufficiali alla sua opera di critico letterario, fra cui cinque Premi per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Francesco D’Episcopo ha condotto e continua instancabilmente a condurre una vera e propria crociata solitaria a favore della letteratura meridionale, spesso rimossa e trascurata dalla critica ufficiale. A lui si devono recuperi critici e testuali importanti di scrittori, come Alfonso Gatto, Luigi Incoronato, Francesco Jovine, Enzo Striano. Questa antologia si inserisce a pieno titolo in questo ampio e articolato progetto di promozione culturale ed editoriale.


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