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ZIA TITINA E L’ISIS
Favola metropolitana
Dopo la straordinaria partecipazione a “007 Spectre” con un suo cameo, Lanzetta ritorna on the stage
«Zia Titina sta come una pazza per via dell’Isis.
L’altro giorno era nel supermercato
quando è entrato un ragazzo con la barba, un po’ scuro.
Subito si è diffuso il panico.
Una signora che non si fa mai i fatti suoi ha cominciato a urlare:
“Fujite, fujite… ‘e terroristi…”.
In un lampo non si è capito più niente […].
Una signora ha gridato: “Ce fanno fa’ ’a fine d’’e zoccole…”.
Allora un’altra signora che era presente a voce alta dice:
“Signò… vuje già site zoccola, ’o sanno tutte quante…
ve site fatte a mezzo condominio!”.
Apriti cielo! […]».
Peppe Lanzetta
Formato:Formato 120 x 185
Pagine 68
978-88-7937-730-0
Giggino l’elettrauto è scuro di carnagione e con la barba nera.
Un giorno è lì che fa la spesa quando viene scambiato per un terrorista.
Ritenuto potenzialmente pericoloso, viene trascinato in Questura: «Risultava una somiglianza bestiale con un foreign fighter che si chiamava Abdul Abdal Abdel Abdol Luigi, nato ad Aleppo e residente a Caivano in via delle Rose […]».
Zia Titina e l’Isis ci restituisce un Lanzetta delle origini, il “one man show”, il “Lenny Bruce napoletano”, in un testo esilarante e satirico in cui l’artista racconta l’attualità del mondo con il disincanto e la feroce ironia della sua città.
«Si tratta di una favola metropolitana che mischia zia Titina con la paura del nuovo terrore. Si parte da un discount di via Gianturco e si arriva a improbabili trattative con i premier Hollande e Merkel, coinvolgendo le Intelligence di mezzo mondo, passando per Céline Dion, Gloriana, i migranti, Tsipras, le frontiere chiuse, la squadra del Napoli e un misterioso pastore tedesco. Insomma, tutto quanto è accaduto nella cronaca degli ultimi mesi…», racconta Lanzetta.
Con uno stile unico e inconfondibile, l’autore mette a nudo la psicosi da attentato e la diffidenza nei confronti del “diverso”, mostrando, con acume e leggerezza a un tempo, gli effetti devastanti del panico che si è generato negli ultimi tempi a qualsiasi livello, e come questo possa essere respinto con il candore di un’eroica zia Titina.
Peppe Lanzetta (Napoli, 1956) è attore, drammaturgo e scrittore.
Debutta sulla scena teatrale nel 1983 con Napoletano pentito.
Tra gli altri suoi spettacoli ricordiamo Bombatomica e Roipnol (entrambi del 1984), Il vangelo secondo Lanzetta (1986), Lenny (1988), Il peggio di Lanzetta (1993), Tropico di Napoli (1998), e L’opera di periferia (2006). Ha vinto con Malaluna il premio “Gli Olimpici del Teatro” 2004.
Autore anche per cinema e televisione, ha lavorato con registi come Asia Argento, Liliana Cavani, Luciano De Crescenzo, Abel Ferrara, Nanni Loy, Mario Martone, Salvatore Piscicelli, Pasquale Scimeca, Paolo Sorrentino e Giuseppe Tornatore.
La sua ultima apparizione è nel film Spectre, il 24esimo della saga di James Bond.
Ha collaborato come autore di testi con vari musicisti, tra cui Joe Amoruso, Enzo Avitabile, Franco Battiato, Edoardo Bennato, Tullio De Piscopo, Maria Nazionale, Franco Ricciardi, James Senese, Massimo Severino e Rino Zurzolo.
Ha esordito nel 1991 con Una vita postdatata. Lampi e tuoni dal Bronx napoletano (Interlinea), cui sono seguiti Figli di un Bronx minore (Feltrinelli, 1993), Un Messico napoletano (Feltrinelli, 1994), Incendiami la vita (Baldini & Castoldi, 1996; Feltrinelli, 2007), In gita a Napoli con Peppe Lanzetta (Paravia/Scriptorum, 1997), Un amore a termine (Baldini & Castoldi, 1998), Tropico di Napoli (Feltrinelli, 2000), Ridateci i sogni. Ballate (Feltrinelli, 2002), Giugno Picasso (Feltrinelli, 2006, “Premio Domenico Rea”), L’opera di periferia (Plectica, 2008), InferNapoli (Garzanti, 2011, “Premio Frignano”) e Pane e peperoni (Ad est dell’equatore, 2012). Con la casa editrice Cento Autori ha pubblicato Sognando l’Avana (2013), Il cavallo di ritorno. La prima indagine del commissario Peppenella (2014) e le antologie Figli di un Bronx minore (2014) e L’isola delle femmine. 22 racconti sul femminicidio (2015).
Con la Tullio Pironti Editore ha già pubblicato la raccolta Racconti disperati (2010) e, per la collana Elogi, l’Elogio della suocera (2004), l’Elogio di James Senese (2015) e l’Elogio del gigolò (2015).