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Il terzo giorno
Ciò che va preliminarmente precisato a proposito de Il terzo giorno
«Lo scandalo sempre è il terzo giorno, /quando risorge il sole da montagne / di nubi e rocce brune,e s' intravede / sul pruno irto l'ipotesi del fiore / che trionferà sulla cima del tempo...»), è che le poesie che Giorgio Bàrberi Squarotti ha riunito in questo suo nuovo libro non rappresentano affatto, e soltanto, il risultato di un conglomerato di versi che, una volta stampato, va ad aggiungersi agli altri suoi volumi di poesia.
Giorgio Bàrberi Squarotti
Introduzione di Sergio Patausso
Formato:11x18
Pagg.107
88-7937-215-7
Non solo, ma anche dire che Il terzo giorno costituisce una nuova tappa del suo ormai lungo itinerario poetico -La voce roca risale al 1960 -, sarebbe osservazione scontata, e in qualche modo riduttiva, perchè limiterebbe la portata di un testo che, invece, si distingue rispetto agli altri per più di un aspetto.
Innanzi tutto Il terzo giorno non è una raccolta nel senso tradizionale del termine, ma un "libro", fortemente e unitariamente costruito, nato e realizzato in dimensioni psicologiche particolari che sono in stretta correlazione con ambienti determinati che fanno da sfondo all'esperienza creativa del poeta. Lo provano due elementi strutturali concomitanti: i luoghi e i tempi dove i versi hanno avuto origine e sono stati composti.