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Il terrazzo saraceno
e altre poesie
Il volume presenta per la prima volta tutte le poesie di un uomo di teatro purtroppo prematuramente scomparso, ma che ha lasciato il segno nel campo della sperimentazione teatrale napoletana come regista, attore e autore.
Nel cd: Mariano Rigillo legge Il terrazzo saraceno e altre poesie di Lucio Beffi; Musiche originali di Walter Pascale
Lucio Beffi
A cura di Armando Maglione
Prefazione di Mariano Rigillo
Formato:14x21
Pagg.120
88-7937-438-5
Per ricordarlo, è stato istituito il Premio Nazionale di Teatro “Lucio Beffi” che ogni anno conferisce riconoscimenti ad attori e compagnie teatrali di fama nazionale.
Due sono i temi di fondo della poesia di Lucio Beffi:
a) le emozioni e le suggestioni suscitate dalle diverse fasi della sua vicenda biografica, a partire dai ricordi della sua infanzia, simboleggiati da quel “terrazzo saraceno” che apre il volume, quel «terrazzo di pece nera», «con enormi cupole / pance gonfie d’aria / dune di un deserto saraceno», per finire con il tenero, intenso e struggente legame che lo unì alla moglie e alle figlie;
b) la passione divorante per il teatro, che con i suoi simboli, i suoi miti e le sue figure alimenta una parte notevole della sua produzione poetica: un’intera sezione del volume è intitolata «Teatro» e non a caso raccoglie alcuni degli esiti più persuasivi.
Lucio Beffi (Torre del Greco, 1930-1986).
Fondò giovanissimo il «Piccolo Teatro», compagnia filodrammatica per la quale curò la regia di vari spettacoli di autori come Lorca, Pirandello, Ionesco, Brecht, Williams. Fondatore e regista, dal 1969, del gruppo sperimentale napoletano Centro Teatro Dialogo (poi Cooperativa Adelphi), ha tra l’altro messo in scena: Leopardi; La lezione e Le sedie di Ionesco; I fucili di madre Carrar di Bertolt Brecht; I Giganti delle montagna di Luigi Pirandello; L’isola di Fabio Mauri; Le nozze dei piccoli borghesi di Bertolt Brecht; Le furberie di Scapino di Molière, per la Cooperativa degli Ipocriti; Tupeapò per il CentroTeatro Sud; Oreste, figlio mio da Eschilo, con la Cooperativa I Rinnovati, per il Teatro in Trastevere di Roma; L’ultimo scugnizzo di Raffaele Viviani, in coregia con Ugo Gregoretti.
Collaboratore della Rai dal 1979, è stato attore, regista e autore di molti spettacoli radiotelevisivi e teatrali. Ha organizzato e diretto seminari teatrali a Napoli, Potenza, Foggia, Belluno e Padova ed è stato, dal 1982 al 1986, docente all’Università Popolare dello Spettacolo di Napoli e in altri centri di recitazione del Sud.