Da Scene Contemporanee - Recensione Ogni volta che chiudo gli occhi
martedì 22 luglio 2014
a firma di Mariangela Sapere
Antonio Tessitore racconta come ci si sente quando la vita ti catapulta in un incubo da cui non ci si può svegliare. Ogni volta che chiudo gli occhi. Sogni e incubi di un leone nella gabbia della SLA di Antonio Tessitore, pubblicato da Tullio Pironti Editore, è un libro difficile da classificare, che lascia un segno, facendo presa sulla parte più emozionale di noi.
Antonio è il narratore e protagonista di quello che può essere definito, impropriamente, una sorta di diario. O meglio, è coprotagonista: Insieme a lui c’è quella che lui chiama la bestia, la malattia, la SLA. Antonio ha 26 anni quando gli viene diagnosticata la Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Da quel momento la sua vita si dividerà in un “prima” e un “dopo”.
Niente nella sua vita prima, che facesse presagire il suo male. Le prospettive, i progetti: tutto da rivedere, dopo. Un ragazzo normale, né buono, né cattivo, con un lavoro, una fidanzata, alcune esperienze nel mondo criminale, l’ebbrezza del sentirsi importante, la passione per le moto. E poi lo spartiacque, e la domanda destinata a rimanere senza risposta: perché proprio a me?
Antonio acquisisce pian piano consapevolezza del suo stato, e comincia a modificare il suo modo di guardare al futuro. Non più piani, non più cosa farà domani, ma cosa non potrà fare domani. I sogni sono le parentesi in cui si concede ancora di volare, quando nella sua realtà la carrozzella ha sostituito le amate moto. Leggi tutto