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Il romanzo del casale
Un secolo circa di storia, dall’avvento del fascismo ai giorni nostri, rivive nelle vicende e nei volti di una borgata rurale della Calabria, formatasi nel tempo intorno a un antico palazzotto nobiliare. La pena del vivere quotidiano, il trapasso dalla civiltà contadina a nuove forme di vita e di cultura, il travaglio della nobiltà terriera, l’emergere, tra ironie e contraddizioni, di nuove forze sociali e di nuovi soggetti della ricchezza e del potere ne sono l’ordito, che regge il tessuto di problemi vecchi e nuovi, guardati di volta in volta con un velo di amarezza, di malinconia, di indignazione, ma con un sentimento continuato della pietas, che governa allo stesso modo la lacrima e il sorriso.
Giovanni Sapia
Formato:14x21
Pagg.252
88-7937-444-3
978-88-7937-444-6
Quello che colpisce è soprattutto il fatto che lo sguardo del narratore non cala dall’alto ma è, come poche altre volte, assolutamente interno al mondo rappresentato. Un filo unitario percorre, pur nella loro singolarità, questi venti racconti, che possono essere considerati capitoli di un romanzo che eleva il casale a personaggio collettivo e corale. Nella sua scoperta patina di rigore e di classicità, il libro vuol essere anche una sfida linguistica e stilistica: l’autore, pur utilizzando una grande varietà di registri e passando con naturalezza dal serio al faceto, dalla commozione alla comicità, dalla descrizione serena e distesa alla vivacità popolaresca di certi dialoghi, riesce a conservare sempre una straordinaria qualità di scrittura e una sua naturale eleganza. Il romanzo del casale è un libro che ha già il fascino e l’inconfondibile “aura” di un classico, anche se nasce da una sensibilità inquieta che sa comprendere e rappresentare i temi della modernità.
Giovanni Sapia, è nato a Rossano il 2 gennaio 1922.
Proveniente dagli studi classici, ha dedicato alla scuola 45 anni di vita, dei quali 30 come preside di Liceo.
Ha fatto, giovanissimo, esperienze politico-amministrative (come sindaco della sua città) e giornalistiche (ha fondato e diretto uno dei primi periodici del dopoguerra); attualmente dirige l’Università Popolare di Rossano.
Tra le sue pubblicazioni:
La carta rossanese e il Barber. lat. 3205 (Premio Villa San Giovanni per la filologia); Due inediti di Diego Vitrioli; Tra Calabria e Umbria. Classicisti del secondo Ottocento; Cerchio d’amore. La poesia di Giuseppe Selvaggi; Ciardullo (Michele De Marco); Rossano tra storia e memoria; Un poeta ionico. Gerardo Leonardis; La donna nella «Divina Commedia».
In corso di stampa, la raccolta dei saggi sparsi, in tre volumi: Dante calabrese e altri contributi allo studio della storia e della letteratura di Calabria; Tra scuola e cultura. Scritti di pedagogia e di varia umanità; Contributi filologici allo studio dell’umanesimo meridionale.
Riconoscimenti: medaglia d’oro del presidente della Repubblica per la Scuola, la Cultura e l’Arte; medaglia d’oro “Calabria”; “Ercules 2008”, ecc.
