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IL RIONE DEI RAGAZZI

IL RIONE DEI RAGAZZI

La storia de «i ragazzi di una medesima discendenza», quali sono Adamo e Mosè, Gesù e Maometto, raccontata dalla mente filosofica
e dal cuore libero dell'egiziano Naghib Mahfuz, dopo lo spartiacque dell'11 settembre 2001 si presenta di urgente lettura.


NAGHIB MAHFUZ
Formato:Pagg.240 bros.
88-7937-349-8
€ 14,46


È infatti tempo di avere più sfumature e meno messaggi gridati e slogan. Vi sono protagonisti, nel nostro scenario odierno, che conservano un basso profilo; a causa delle paure o per la mentalità dei veli, non si sente abbastanza la loro voce lucida e razionale, il loro timbro civile e laico. Mahfuz è un pensatore dell'Islam, prezioso, poichè ci aiuta a capire un arco di storia con un simbolismo
moderno e antico, ma soprattutto aderente a un possibile modello di Uomo futuro: è scrittore convinto che la letteratura sia strumento
per dare voce all'individuo, al popolo, alle aspirazioni di una società.
Il rione dei ragazzi è la rivisitazione della spiritualità popolare presente tra i cantastorie nelle caffetterie della Vecchia Cairo e nelle Scritture (l'opera consta di 114 capitoli, tanti quanto le sure del Corano).
Narrazione a sfondo sociale, appello alla tolleranza e alla comprensione tra gli uomini, questo è forse il romanzo più completo del
Nobel di lingua araba, e anche il più controverso. Il nostro autore,infatti, condannato a morte, è sopravvissuto nel 1994 a un attentato.Lo stesso traduttore veniva minacciato. In questo capolavoro proibito viene data l'immagine di una coscienza che non ama le divisioni, pensa liberamente, crede nella fratellanza dei popoli: figli di uno stesso Dio.


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