Condividi

 
Attenzione! ATTENZIONE!

Quando clicchi sul pulsante "Ordina Ora" potrebbe non aprirsi la pagina con il riepilogo dei dati del libro scelto: questo dipende dal fatto che sul tuo pc non è installato un client di posta. Quindi, per completare l'ordine, devi inviare una email a: ordini@tulliopironti.it con i tuoi dati e quelli del libro scelto.
 

PROCESSO AL PROCESSO

PROCESSO AL PROCESSO

Giambattista Vico non può vincere


A leggere Processo al processo, favola giudiziaria dal contrappunto prosastico-ironico, narrata mercé un’abile scrittura mescidata, in cui i personaggi portano nomi del glorioso Sei-Settecento napoletano (ma il luogo dove la favola si svolge potrebb’essere qualunque altro), non è difficile avvertire l’eco della critica al filisteismo borghese del mondo forense – giudici e avvocati – ch’era stato il bersaglio del bulino cinico di William Hogart, dell’aspra tavolozza di Honoré Daumier, della fantasia ironica del sior Carlo Goldoni, il quale, invero, prima di mettersi a scrivere commedie, aveva esercitato l’avvocatura a Pisa e Venezia; e nei tempi nostri, del pennello beffardo di Otto Dix, George Grosz e Mino Maccari.


Salvatore Maria Sergio
Formato:110x180
Pagg.50
978-88-7937-628-0
€ 3,90


L’autore, Salvatore Maria Sergio, nutrendo un sacro rispetto per la cultura (sebbene si proclami provvisto d’una non misurabile ignoranza) detesta il detto plebeo secondo cui “è preferibile un asino vivo a un critico morto”, sicché non esita a manifestare un disprezzo luciferino nei confronti di quella parte del mondo dei Tribunali che si autocelebra quale avanguardia della tecnica e della modernità; ma che, perdendo il senso del pudore, altro non riesce a essere che il fantasma di quei giuristi fin de siècle ch’erano impegnati nell’affermazione di principi etici e di regole giuridiche di valore universale. Alla fine, uno scritto dall’assorta melanconia, ma anche pervaso dal rifiuto della rassegnazione verso il mondo della Giustizia che, ormai immemore dei fasti passati – ma non dovrebbero, tuttavia, essere intesi come mero reliquiario dei ricordi – assiste passivamente alla propria decadenza.

Salvatore Maria Sergio, avvocato di notorietà nazionale, è stato cofondatore e segretario generale dell’Unione delle Camere penali italiane. Medaglia d’oro al Merito forense.
Vincitore del Premio di diritto penale “E. Botti” e del Premio di eloquenza “N. Amore”.
Giornalista, per due bienni consigliere dell’Ordine nazionale. Elzevirista, critico letterario e inviato del quotidiano «Roma». Laureato alla Scuola Superiore di Studi Islamici dell’Istituto Universitario “L’Orientale” di Napoli, ha al suo attivo una vasta produzione scientifica nel campo del diritto musulmano e della letteratura araba. Relatore in congressi e convegni internazionali di Islamistica, nel 1989 ha ottenuto il “Prix Valadier”.
Per l’editore Colonnese ha pubblicato Storia minima del nobilissimo giuoco degli scacchi (1972), Viaggiatori, medici e letterati arabi a Napoli e nel Mezzogiorno (1992) e Donne in toga. Dal tempo di Roma antica al tempo nostro (2009). Per G.G. Adria, Mazara del Vallo, coautore di Rachid Boudjedra un grande scrittore algerino (1987). Nella collana elogi di Tullio Pironti ha già pubblicato l’Elogio dell’avvocato (2007).


lascia un commento
blog comments powered by Disqus