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PRIGIONIERA DELL’ISOLA
«Un profumo si sprigiona dai versi di Maria Froncillo Nicosia, un aroma lieve che si insinua, quasi inavvertitamente, sotto la pelle sino a produrre nel lettore una sorta di narcosi.
Maria Froncillo
Prefazione di Mario Specchio
Nota critica di Anna Maria Crisafulli Sartori
Formato:14x21
Pagg.68
978-88-7937-556-6
Ma è una narcosi che non ottunde i sensi, al contrario li affina, li costringe con dolcezza a vedere ciò che ogni giorno abbiamo sotto gli occhi, ciò che ogni giorno abbiamo sotto gli occhi, ciò che ogni giorno rischiamo di dimenticare se non fosse per la musica della poesia appunto, grazie alla cui modulazione la vita si rispecchia in un’acqua che rimanda l’immagine riflessa arricchita di una terza dimensione, quella della coscienza e della conoscenza.
Perché per Maria Froncillo la poesia è verità e rimpianto, smarrimento e illuminazione, sovrappiù di vita vissuta e coraggiosa riduzione dell’esistenza personale a paradigma – ed enigma – dell’essere e del divenire.
Scrivendo di lei, il poeta Corrado Calabrò individuava nel lavoro della scrittrice un tema centrale e nevralgico, quello dell’attesa: “L’attesa è lo stato d’animo dell’adolescenza; e l’anima di Maria Nicosia è adolescente.
È passata attraverso il suo vissuto ma senza estraniarsi da sé, mantenendo quasi intatta la sua aspettativa”. E il gesto dell’attesa, lo sappiamo, coincide in poesia con quello dell’ascolto e anche con quello, solo apparentemente discordante, del dono e dell’offerta.
Dono che è la vita in tutte le sue forme, nei colori del mare tra Scilla e Cariddi come nel sorriso indomito della madre, nel fiore dell’ibisco che fiorisce a settembre sul balcone e annuncia i tramonti brevi e repentini dell’inverno, i giorni che si sgranano come chicchi di un invisibile rosario…».
Dalla Prefazione di Mario Specchio
Maria Froncillo, poetessa, scrittrice, è dal 1988 presidente delle edizioni «Il Gabbiano».
Messinese, dirige in città uno spazio espositivo, è presidente del circolo “L’Unicorno”, direttore editoriale della rivista d’arte dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria «Brutium» e della rivista «Terra delle donne», organo d’informazione dell’Alleanza Internazionale Giovanna d’Arco. Ha pubblicato per l’editore Mazzotta la silloge poetica Le carte scadute (2001) e per l’editore Pironti la raccolta di volumi L’ultimo albero (2006).Ha ottenuto numerosi premi letterari ed è stata segnalata in diversi concorsi.