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IL MARTIRE DEL DOVERE, ovvero Giuseppe Petrosino

IL MARTIRE DEL DOVERE, ovvero Giuseppe Petrosino

Dramma in quattro atti

In questo dramma di Bernardino Ciambelli si ritrovano quasi tutte le costanti tematiche della sua fluviale produzione narrativa: l’orgia, la fanciulla perseguitata, la prostituzione e il suo mondo di donne perdute e redente, l’opposizione tra la virtù dei barbari e la malvagità dei cattivi, l’attrito fra il mondo dorato della ricchezza e il sottomondo malavitoso.


BERNARDINO CIAMBELLI
a cura di Francesco Durante
Formato:11,5x19
Pagg.96
88-7937-481-1
978-88-7937-481-1
€ 9,00


Personaggio principale è Giuseppe Petrosino, il famoso poliziotto italiamericano, originario di Padula, nel Salernitano, ucciso cento anni fa dalla mafia. «Nell’ottica popolare di Ciambelli», sostiene nella prefazione Francesco Durate, «Petrosino rappresenta l’epitome della virtù nazionale trasportata sulla scena americana. È il riscatto della stragrande maggioranza degli onesti rispetto alle malefatte d un’esigua minoranza responsabile del discretivo che tocca un’intera comunità. Di più: Petrosino non è soltanto l’incorruttibile bastione della legalità, ma anche l’uomo buono e il tenerissimo padre di famiglia che sa capire il ravaglio dei propri connazionali, di quella povera gente esposta, in un teatro tanto più grande del suo limitato orizzonte tradizionale, a tutti i rischi di una ardua integrazione. Con scelta tipicamente extravagante rispetto al puro dato di cronaca, Ciambelli non mette dunque in scena l’assassinio di Petrosino, cioè la trama criminale di cui il leggendario poliziotto è rimasto vittima, ma opta piuttosto per il racconto di ciò che Petrosino rappresente per gli italiani d’America, e del modo in cui si sia impresso nel loro immaginario e ne abbia influenzato lo stile di vita, diventando una specie di mito, un nume familiare, un patrono enefico, e l’oggetto di una disperata nostalgia. Ciambelli, insomma, procede a una riduzione e a un avvicinamento della vicenda reale, dal piano ufficiale a quello intmo, presentando nel suo dramma una storia di gente semplice in cui tutti i suoi spettatori possono riconoscersi».

Nel centenario della morte del leggendario poliziotto Petrosino, prima edizione integrale del dramma dedicatogli da Bernardino Ciambelli, «pietra angolare dell’esperienza letteraria compiuta in terra d’America dalla prima generazione migrante italiana».
Francesco Durante

BERNARDINO CIAMBELLI, nato in provincia di Lucca (forse a Bagni) nel 1862, si trasferì nel 1888 negli Stati Uniti, dove morì nel 1931. Fu giornalista, narratore, commediografo e anche attore e capocomico.
Come giornalista, lavorò nei principali giornali italoamericani dell’epoca: «Cristoforo Colombo», «Il Telegrafo», «La Voce del Popolo», «Il Progresso» (poi divenuto «Il Progresso Italo-Americano»), «L’Italia» di Chicago, «L’Unione» di Pueblo (Colorado), «Roma» di Denver, e infine il «Corriere d’America», il quotidiano di Luigi Barzini senior.
Tra i suoi numerosi romanzi, tutti pubblicati in America, ricordiamo: I misteri di Mulberry Street (1893), forse il suo capolavoro, prima parte di una trilogia che prosegue con I drammi dell’emigrazione e si completa nel 1895 con I delitti dei bosses (cosidetti padroni); Il delitto di Water Street (1895, primo volume della serie I misteri della polizia); I misteri di Bleecker Street (1899); I sotterranei di New York (1915); La trovatella di Mulberry Street, ovvero La stella dei cinque punti (1919).
La sua vasta produzione teatrale è andata perduta, tranne il dramma su Petrosino che pubblichiamo qui per la prima volta.

Una inedita immagine di Bernardino Ciambelli, conservata nel Colorado State Archives.


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