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Maradona mio padre
Una storia vera più avvincente di un romanzo
A quattro anni giocava a pallone nei corridoi di casa e tifava già per l’Argentina, fra lo stupore dei familiari. A 12 anni parlava spagnolo e leggeva libri su Che Guevara.
Adesso Diego Armando Maradona junior il volto del “Che” se l’è fatto tatuare su un braccio: glielo aveva chiesto suo padre nell’unica volta che si sono abbracciati.
Annamaria Chiariello
Formato:14x21
Pag.240
88-7937-427-3
Quella che vi racconto è la storia di un ragazzo timido, dal sorriso dolcissimo che somiglia in maniera impressionante al grande campione argentino, anche sui campi di calcio: stessa altezza, stessi occhi, stesso sguardo vivace da nino argentino o, se volete, da scugnizzo napoletano.
Questo libro narra la vita di un figlio che riesce ancora a parlare di suo padre con affetto, senza acredine.
Perché nel cuore del giovane Diego c’è la tristezza per un genitore che gli è mancato, che è stato assente nei momenti belli e brutti della sua vita, ma anche l’ammirazione incondizionata per quel Maradona che è la leggenda vivente del calcio.
Le battaglie in Tribunale, l’incontro di Fiuggi, l’amore per il calcio, la passione per il Napoli. Storia di Diego junior, figlio di Cristiana Sinagra
e di un papà assente ed ingombrante: Diego Armando Maradona.
Tutta colpa di una sorte crudele che si è divertita a rovinare una storia che sembrava destinata ad un lieto fine.
Annamaria Chiariello, napoletana, è inviata del Tg5.
Ha iniziato la sua carriera giornalistica con i settimanali Autosprint, Rombo e Rombo Tv, occupandosi di rally e Formula 1.
Ha collaborato con il Mattino, l’Europeo, il Messaggero, Panorama, Economy e Gente. In televisione ci arriva come cronista a Teleoggi, quindi come direttore di Canale 8, due importanti emittenti televisive regionali della Campania.
Entra nella squadra di giornalisti che fondano il Tg5, primo telegiornale nazionale di un network privato per ascolti.
Al suo nome sono legati importanti servizi, reportage ed inchieste:
- la tragica alluvione di Sarno;
- la scoperta di una rete di pedofili a Torre Annunziata e la spirale di morte e violenze che hanno contraddistinto quella triste vicenda;
- l’angoscia per la sparizione di Silvestro Delle Cave e l’intervista ad uno degli orchi che lo avevano rapito, seviziato e ucciso.
Nel 2005, con un reportage sulla faida di camorra a Napoli, ha vinto la targa della presidenza del Senato al Premio Cronisti Piero Passetti.