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Lettere a Theo
E' davvero un documento ineguagliabile questa raccolta di lettere che Vincent Van Gogh scrisse al fratello Theo, suo unico amico e unico sostegno fino all' ultimo.
In esse, narrando la propria storia quotidiana, è raccontata la storia di una sublime esistenza d' uomo, un' esistenza religiosa, una continua ricerca di Dio.
Vincent Van Gogh
Introduzione di Mauro Giancaspro
Formato:14x21
Pagg.224
88-7937-279-3
L'epistolario consente di seguire quasi senza intervalli il tormentato cammino spirituale dell' artista, la tragedia della sua vita pratica, il tardo e faticoso maturarsi della sua fantasia pittorica. A Theo, che con instancabile fiducia gli procurava i mezzi per vivere e lavorare,
Van Gogh confida tutto se stesso con un abbandono totale, rendendolo continuamente partecipe con immediate notazioni spesso accompagnate da rapidi schizzi.
Le prime lettere, da Londra e Parigi, sono tranquille e pacate, ricche di ricordi di letture, di dipinti, di paesaggi. Seguono altre dall' Olanda e dal Belgio. Ed è proprio qui che, deluso, amareggiato, rimane per un periodo a lavorare ma qualcosa di grande, una vocazione, è dentro di lui: il bisogno di illuminare gli uomini, di aiutarli a camminare verso la gioia, di aiutarli a trovare Dio. Ma in quale forma? E' allora che la pittura lo chiama.
L' ultima lettera a Theo fu trovata addosso a Vincent dopo il tentativo di suicidio che poco dopo doveva portarlo alla morte. Sei mesi più tardi, sopraffatto dal dolore, il fratello Theo lo seguirà e verrà sepolto accanto a lui, nel piccolo cimitero di Auvers.
Con sedici tavole fuoritesto
