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GUERRE INVISIBILI
La fine del reale Dagli anni Settanta ai nuovi territori dei conflitti
Dove avvengono i conflitti se tutto è veicolato nello “spazio dell’immagine”, nel tempo reale dell’universo liquido dei media? Qual è il luogo dove ancora permane una zona libera dalla invasività delle reti della “realtà integrale”? In che modo l’arte preserva l’ambito invisibile e astorico di luogo interiore, spazio della visione e del silenzio?
Gabriella Dalesio
Formato:14x21
Pagg.244
978-88-7937-553-5
Nell’estetica immateriale del mondo contemporaneo, l’ultimo territorio in cui giunge la nuova colonizzazione è lo spazio della mente. Sono le guerre invisibili ad annullare, nella desertificazione emozionale delle reti, le relazioni etiche, nell’estetica dell’orrore come morte in diretta. L’autrice in questo interessante saggio ripercorrre la storia dell’arte degli ultimi trent’anni alla luce del confronto tra Oriente e Occidente.
La prima parte del testo, partendo dagli anni Sessanta e Settanta, analizza i temi della de-materializzazione e dell’assorbimento dell’arte nel sistema economico dell’arte business, mentre la seconda è una riflessione estetico-critica sui temi della delocazione, del tempo reale e del concetto di “vuoto”. Nonostante la realtà irreale di un mondo glocalizzato, l’estetica dell’orrore mostra la crisi di un modello giunto al termine. La velocità con cui avviene questo processo necessita un ritorno alle origini, alle matrici del pensiero occidentale.
Gabriella Dalesio , è docente di Storia dell’arte contemporanea e Storia dei New Media all’Accademia di Belle Arti di Napoli. .
Laureata in Filosogia e Pedagogia all’Università “La Sapienza” di Roma, critico d’arte e giornalista pubblicista («La Repubblica», «Il Manifesto»), ha curato diverse mostre e convegni. Ha inoltre pubblicato saggi in riviste italiane e straniere («Gomorra», «Flash Art», «A&D», «NIKE», «Balcon»). Come autrice ha pubblicato Anni Settanta. Rimuovere la rimozione. Dallo spazio mentale allo spazio totale (Umberto Sala Editore, 1991). Ha curato inoltre il volume Misure invisibili. Arte e scienza nell’era telematica, edito da Minimum Fax (1998). Di prossima pubblicazione per la Fondazione Morra un saggio su Shozo Shimamoto del gruppo Gutai