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Non è un romanzo, non è una serie di racconti.
Sono cartelle uscite da una vecchia macchina da scrivere, da un computer andato in avaria, attraverso un portatile quasi nuovo. Erano finite lì, tra un pezzo e l’altro di cronaca e, a rileggerle, raccontano giorno dopo giorno, anno dopo anno, una quotidianità segnata da gioie, dolori, speranze, disillusioni.
Giornalista lei, giornalista lui, cardiochirurgo pediatrico il figlio.


Lelia Meola Nava
Formato:140x210
Pagg.152
978-88-7937-636-5
€ 12,00


Il racconto di un grande amore, di una coppia che ha diviso vita privata e lavoro nella stessa redazione. Poi la chiusura del giornale, la disoccupazione e le strade che professionalmente si dividono. Lui a Roma, lei a Napoli. La scommessa: ricominciare, rimettersi in gioco, poco più che trentenni, con un figlio di pochi mesi. Una vita vissuta nel fine settimana, tra Roma e Napoli, e le brevi vacanze al mare, come l’ultima, in quel fine aprile, a Maratea.
Il cinque maggio lui è fulminato da un aneurisma cerebrale. Ha appena compiuto cinquant’anni.
La cesura.
Il coraggio di andare avanti, con un figlio che diventa adulto in fretta e brucia tutte le tappe, medico con lode a ventiquattro anni, specialista con lode a ventinove.
Sullo sfondo Napoli, avvincente e predona, la difficile impresa di entrare nelle caste, giornalisti e medici, l’impossibile sfida di chi pensa che basti essere bravi perché gli si aprano le porte, senza accettare compravendite, scappando dai compromessi.
In primo piano, la professione, il giornalismo, il mestiere più bello del mondo anche quando costava anni di abusivato e lavoro nero, anche quando imponeva estenuanti gavette e ripagava con un pezzo firmato in prima pagina.
Un diario sospeso tra realtà e fantasia.

Lelia Meola Nava, nata a Verona, vive a Napoli da decenni.
Si è laureata con lode in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” con una tesi su “La diffamazione a mezzo stampa”. Giornalista professionista, ha collaborato con il «Corriere di Napoli», «Il Mattino», «La Stampa», il «Roma», prima di passare in Rai, come caposervizio per il «Tgr Campania».
È stata sposata con Mario Nava, giornalista, inviato per «Il Corriere dello Sport», «Il Tempo», il «Roma».


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