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GLI ANNI DELLA MIA SEGRETERIA GENERALE UIL
La vita e le riflessioni di uno dei protagonisti della storia sindacale degli ultimi sessant’anni..
RAFFAELE VANNI
A cura di Camillo Benevento
Formato:14x21
Pagg.154
978-88-7937-583-2
Da giovane leader dei lavoratori repubblicani a segretario generale della Uil, Raffaele Vanni incarna l’idea del sindacato laico, democratico e riformatore. Un’idea portata avanti con coraggio e determinazione negli anni Settanta e che ha contribuito all’evoluzione e a una sintesi nuova per tutto il movimento sindacale italiano.
Un libro-intervista in cui viene fuori un ritratto inedito, che getta luce sulla nostra storia più recente, filtrata attraverso la lente di un’immensa passione e di un’eccezionale vivacità culturale.
Raffaele Vanni , nasce a Roma il 15 febbraio 1922. Figlio di un impiegato delle Ferrovie dello Stato e di una casalinga, Raffaele Vanni partecipa giovanissimo alle prime lotte politiche a Roma appena liberata dai nazifascisti, militando dal giugno 1944 nella gioventù repubblicana.
È segretario politico nazionale della Federazione Giovanile Repubblicana (Pri) dal 1947 al 1949. Il 5 marzo 1950 è uno dei 253 delegati che alla Casa dell’Aviatore a Roma partecipano all’atto costitutivo dell’Unione Italiana del Lavoro, una nuova confederazione con un forte connotato laico e riformista.
Nella confederazione appena nata viene eletto segretario confederale, assumendo prima la responsabilità del servizio organizzazione e poi, dal 1953 al 1964, di quello sindacale. Dal 1964 al 1969 regge il servizio affari generali, assistenza e previdenza. Il 27 ottobre 1971 il Comitato centrale delle Uil elegge Raffaele Vanni segretario generale. Durante il suo mandato, nei duri anni dopo l’autunno caldo, insieme a Luciano Lama e Bruno Storti formò la Federazione Cgil, Csil, Uil, federazione unitaria delle tre sigle confederali. Il suo mandato, confermato al VI Congresso, finisce il 30 settembre 1976. Tra il 1979 e il 1980 è presidente del Comitato economico e sociale della Comunità Europea, successivamente è entrato a far parte del consiglio di amministrazione del Bit (Bureau International du Travail).
Dal 1981 al 1998 Vanni è segretario generale della Uiltucs (Unione Italiana Lavoratori Turismo, Commercio Servizi). È membro del Cnel, nella Commissione che si occupa di politica dei redditi e della concertazione e coordinando il comitato per il Mezzogiorno, fin dalla sua istituzione
Camillo Benevento , si laurea nel 1947 con una tesi innovativa sulla “natura giuridica del contratto di lavoro nella nuova carta costituzionale”.
Questo porta Benevento a introdursi negli ambienti sindacali come uno dei promotori della “costituente sindacale” per riportare all’unità il movimento sindacale che si stava sfilacciando per la diaspora in corso. È uno degli animatori del settimanale «Il Lavoro Italiano».
Dalla fondazione della Uil assume l’incarico di responsabile dell’ufficio stampa. Nel 1953 aderisce al Partito socialdemocratico. Come direttore de «Il Lavoro Italiano», diventato nel frattempo organo ufficiale della Uil, viene chiamato nella segreteria nazionale confederale della Uil. È uno dei protagonisti di tutti gli avvenimenti più importanti della storia sindacale dagli anni Cinquanta fino agli anni Settanta. Dopo la scissione socialista del 1969 rimane nel Psi, continuando la sua esperienza nella segreteria nazionale confederale. Nel 1976 diventa vice presidente dell’Ital e all’inizio degli anni Ottanta dà vita al primo telegiornale sindacale quotidiano, «Dimensione Lavoro».