Giancarlo Dotto elogia Carmelo Bene in un pamphlet
venerdì 13 aprile 2012
Dal Recensore a firma di Francesco Bove
A dieci anni dalla morte di uno degli intellettuali e artisti più grandi del Novecento italiano, Giancarlo Dotto, suo amico e fedele collaboratore, tesse un “Elogio di Carmelo Bene” (Tullio Pironti Editore, 2012) commovente e sentito, che immerge il lettore in un viaggio breve ma intenso fatto di frammenti di ricordi, aneddoti e rivelazioni disarmanti.
Carmelo Bene, oggi più di prima, manca alla cultura italiana perché – ha ragione Dotto – dove era lui, c’era “la massima incandescenza” e “il massimo delle tenebre”. Manca perché non esistono più attori che vampirizzano il pubblico, perché il teatro è tornato ad essere pura rappresentazione, perché nessuno più ha il coraggio di scagliarsi contro il potere. leggi tutto