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Fortunato

Fortunato

Prima ancora che vedessi Fortunato per la prima volta, dalla strada già mi era arrivata la sua voce… Fortunato tene ’a rrobba bbella, ’nzogna ’nzo’! Quando poi lo vidi… o ero troppo piccolo o ero ingenuo… ma mi chiedevo uno che alluccava tengo ’a rrobba bbella… che vendeva?
Ma che teneva in quel canisto grande grande?
Le parole finali: ’Nzogna ’nzo’! mi sviavano…
Pensavo a qualcosa di sporco. ’Nzogna ’nzo’!
Sembrava più un commento, come per dire chiavica chia’…!!
Tutto avrei pensato… biancheria intima, mutande particolari… afrodisiaci naturali… cose di peccato…
Quello vendeva taralle ’nzogna e pepe!


Massimo Andrei
Formato:14x21
Pagg.198
88-7937-396-x
€ 10,00


E il tarallo quant’è innocente! È merce che non si può condannare… e io invece avevo fatto mille pensieri cattivi!
Lo trovavo per tutta Napoli, durante tutto il giorno, in centro, all’improvviso compariva Fortunato… e che spasso! Cantava… zumpava… ballava… faceva battute… giocava con i grandi, con i bambini… sapeva stare con tutti. Che spasso!...
Mi sento attratto da questo personaggio… forse perché gli somiglio… non so… Fortunato era sfottitore… era allegro, era sempre pazziariello… Veniva dalla fame… si arrangiava a fare qualunque cosa… e… non so se è il caso di dirlo qui… ma prima di diventare attore professionista… proprio dalla fame nera no, ma io pure m’arrangiavo a fare mille cose… per tirare avanti… Ma veramente mille… e è meglio non aprire questo capitolo, o si no Massimo Andrei deve scrivere un altro libro: sulle mie peripezie e sui miei “arrangiamenti”…, ma non arrangiamenti musicali, arrangiamenti pe’ magna’!!
Mi è vicino… pure perché penso che se invece di fare il mestiere che faccio, amato e sacrosanto, la vita mi avesse portato a fare il commerciante, forse non avrei avuto una boutique. Sarei stato un venditore ambulante. Avrei voluto essere libero e girovago. Forse sarei stato come Fortunato, perché non ce la faccio a stare fermo… e aspettare che le cose succedono o che vengono loro da me… Non ce l’avrei fatta ad aspettare che il cliente arrivasse. Sarei andato io da lui!
Forse la dedica che l’autore ha messo all’inizio di questo libro… Alla città di Napoli, per ricordare, riassume tutto il valore di questo piccolo volume… Noi non dobbiamo scordarci delle cose belle mai… delle persone geniali che sono nate e passate per la nostra città…
Cia’ Furtuna’!.
Biagio Izzo

Massimo Andrei, attore e regista, è nato a Napoli.
È autore di opere teatrali, tra cui Tina fai presto (premio Napoli Girulà, migliore autore), interpretato da Lunetta Savino, e Mareamarè, musicato da Lino Cannavacciuolo; è autore radiofonico (Due di notte, Rai Radiodue) e televisivo (Chiambretti c’è).
Scrive e dirige film documento come Il viaggio continua e Cerasella, e spot pubblicitari con Gigi d’Alessio e Alessandro Siani.
Con Mater Natura, sua opera prima per il cinema, vince il premio della “Settimana Internazionale della Critica” alla 62ª Mostra del Cinema di Venezia e la nomination come “miglior regista esordiente” per i “Nastri d’argento” 2007.
Per Tullio Pironti Editore ha già pubblicato, con Peppe Barra, Le vecchie vergini, una favola oscena ambientata in una Napoli immaginaria.


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