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DIARIO NAPOLETANO
DA BASSOLINO A DE MAGISTRIS
La tutela e la rivitalizzazione dei centri storici e il recupero a condizioni di civile convivenza delle periferie urbane, degradate e degradanti; la re-industrializzazione hi-tech ecocompatibile, al fine di garantire occupazione e produrre ricchezza; la lotta alla corruzione e al saccheggio delle risorse finanziarie pubbliche, quella alla criminalità organizzata e la difesa della sana amministrazione. E ancora, la salvaguardia dell’aria e delle acque e il rilancio delle attività artigianali, commerciali e turistiche; il corretto smaltimento dei rifiuti solidi urbani e il riciclaggio degli scarti recuperabili; il rispetto dei valori di arte e cultura e il miglioramento della qualità della vita.
Gerardo Mazziotti
Presentazione di Gerardo Marotta
Prefazione di Raffaele Raimondi
Formato:Formato: 170x240
Pagg.480
978-88-7937-578-8
Sono solo alcuni dei problemi della città di Napoli, della sua provincia e della regione Campania, penosamente irrisolti nell’arco degli ultimi diciotto anni. E che sono trattati con il rigore del cronista e con la passione del protagonista da Gerardo Mazziotti, architetto, docente universitario e giornalista – insignito del Premio Internazionale di Giornalismo Civile – in questo Diario napoletano, che si inserisce nella tradizione inaugurata da Carlo De Nicola e portata in auge da Domenico Rea e Francesco Rosi.
Arricchito da un saggio di presentazione a firma di Gerardo Marotta, presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, e da una prefazione di Raffaele Raimondi, giudice emerito della Suprema Corte di Cassazione, il libro vuole porsi come paradigma, a dimostrazione che quelli analizzati sono problemi e comportamenti che, in varia misura, riguardano le città, le province e le regioni del Paese, e non solamente della Campania.
Sicché, fatto tesoro degli errori commessi, la classe politica, di concerto con la società civile, napoletana e nazionale, possa riacquistare la capacità di inverare il principio aristotelico secondo cui le comunità devono essere organizzate in modo da soddisfare le esigenze esistenziali dei cittadini, rendendoli al contempo “felici”.
Bisogna, insomma, ricreare l’ordine, traendolo dal caos disperato del nostro tempo.
Gerardo Mazziotti , si è laureato in Architettura a Napoli con una tesi in Impianti Sportivi premiata dal CONI.
È stato Professore Associato in Disegno Urbano alla facoltà di Ingegneria di Salerno.
Come architetto ha realizzato numerose opere (il padiglione Nord America alla Mostra d’Oltremare, lo stadio San Paolo di Napoli, le Terme del Solaro a Castellamare di Stabia, la Casa della Gioventù a Mergellina, la Banca d’Italia a Benevento, la “machine à ètudier” a Napoli Marianella, l’Ospedale di Abhomey nel Bènin, il quartiere di Monteruscello I, le Torri cartesiane di Scampia, le case per lavoratori agricoli), riprese sulle maggiori riviste italiane e straniere, e ha partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali di architettura e di urbanistica, vincendoli o classificandosi ai primi posti. Come studioso ha pubblicato i seguenti libri: Le cento sedi delle Banche d’Italia, 1960; Il recupero dei centri storici, 1980; La ricerca della Forma, 1992; Costruire, 1992; Il Partenone, 1993; Progetto per Napoli, metropoli europea (coautore), 1994; Dalle case collettive alle Unità urbane, 1995; Il Testimone, 2001; Bagnoli, cronaca di un fallimento annunciato, 2003; L’assalto alla diligenza 2005; Bagnolineide, odissea di una trasformazione urbana, 2009.
Il 9 luglio 2008 gli è stato assegnato a palazzo Murat di Positano il Premio Internazionale di Giornalismo Civile.