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Borgia Papa

Borgia Papa

Borgia Papa è una straordinaria combinazione di letteratura e “grande storia”, un testo di forte spessore e sapienza narrativa, avvincente e molto ben costruito, in cui il narratore, lo stesso papa Alessandro VI, racconta in prima persona la sua vicenda personale e familiare.


Joan Francesc Mira
Traduzione di Nancy De Benedetto
Formato:14x21
Pagg.350
88-7937-471-0
978-88-7937-471-2
€ 18,00


La “pretesa fantastica” dell’autore è infatti questa: «Se il papa Borgia avesse scritto alla fine dei suoi giorni le sue memorie, il risultato sarebbe potuto essere qualcosa di simile a questa “autobiografia”». La narrazione comincia in medias res, dal giorno dell’incoronazione, il 26 agosto 1492, di Rodrigo Borgia, papa e signore di uno Stato italiano stremato dalle lotte tra famiglie che si contendono poteri e onori alleandosi e combattendosi sanguinosamente. La trama del racconto (per il novanta per cento, secondo l’autore) è costituita da «fatti perfettamente documentati, compresi moltissimi dettagli che sembrano aneddoti», minuziosamente ricostruiti sulla base delle fonti storiche, dal restauro del palazzo vaticano e dagli affreschi del Pinturicchio alle relazioni amorose di Rodrigo con Vannozza Cattanei e Giulia Farnese, dalla morte dei figli Pier Luigi e Giovanni ai matrimoni della figlia Lucrezia e alle imprese del figlio Cesare. Il tempo della narrazione finisce undici anni dopo, nello stesso mese d’agosto, quando il papa si ammala di febbre e muore di lì a poco. Gli ultimi momenti della sua vita e le circostanze della morte sono riportati da uno stralcio della Storia dei Papi di Ludwig von Pastor. Borgia Papa ha ottenuto molti e importanti riconoscimenti, tra cui il Premio Joan Crexells, il Premio della Crítica dels Escriptors Valencians e il Premio Nacional de la Crítica de Literatura Catalana.
Joan Francesc Mira, (València, 1939) è docente universitario di greco e cultura classica, antropologo, sociologo e, soprattutto, scrittore, uno dei più interessanti scrittori viventi di lingua catalana. Tutte le sue opere, sia che si tratti di saggi (come Crítica de la nació pura, 1984), o di racconti o romanzi, sono caratterizzate da un forte rigore intellettuale e dalla efficacia di un linguaggio personalissimo e duttile. Tra le sue opere di narrativa, che hanno ottenuto molti e importanti premi, ricordiamo: Viatge al final del fred (1984), Els treballs perduts (1989), Borja Papa (1996), Quatre qüestions d’amor (1998), Purgatori (2002). Mira è noto e apprezzato anche per la sua intensa attività di traduttore: ha ricevuto, tra l’altro, la Medaglia d’Oro della Città di Firenze per la sua traduzione in catalano della Divina Comèdia (2001).


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